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Il recente inserimento in Costituzione della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi è una notizia, attesa da decenni, ma anche un importante e concreto impegno per il futuro in particolare per le “future generazioni”, esplicitamente citate nella modifica dell’articolo 9 Costituzione. Non si tratta solo del diritto dell’ambiente ma del diritto all’ambiente, come è stato detto da alcuni commentatori della riforma. La conferma è anche nella modifica apportata all’articolo 41 che prevede che l’iniziativa economica privata non possa svolgersi in modo da recare danno ad alcuni valori costituzionalmente tutelati, come la salute ed ora anche l’ambiente. Oggi la dimensione etica, la dimensione scientifica e la dimensione di corresponsabilità nei confronti delle nuove generazioni implicano l’individuazione di soluzioni e scelte di livello costituzionale, perché la complessità dei problemi ambientali si risolve con l’individuazione dei princìpi che devono guidare il metodo per affrontarli: le costituzioni rappresentano la sede in cui tali princìpi possono essere recepiti e definiti. Leggi l'intervista